La produzione italiana nel campo degli hi fi...
Oltre ai giapponesi e americani, piuttosto che tedeschi e danesi,
anche noi italiani avevamo una ottima produzione di apparecchiature e componenti hi fi.
Devo dire, però, che ai quei tempi era parecchio snobbati dagli appassionati, perché
mancavano, forse, di quella "appariscenza" che in quel contesto era necessaria.
Vu meter, led, spie, scale parlanti enormi e con un intrigante illuminazione erano quasi indispensabili per gli appassionati che, oltre a sentire bene, volevano appagare anche l'occhio.
Avevamo una produzione di apparecchi di fascia economica, ma che in ogni caso poteva essere classificata come vero Hi Fi per quanto riguarda le norme DIN tedesche...un po' meno per quanto riguarda le norme SAE americane.
Queste marche potevano essere la Europhon (poi diventata tedesca), Audiola, Augusta, Majestic.
Suonavano discretamente per il prezzo, ma non potevi vantarti con gli amici...
Ti ridevano dietro, dicendo che quello non era "vero" hi fi...
A dire il vero, qualche particolare che non andava, in questa fascia "economica", lo si poteva trovare.
Ad esempio Vu meter e indicatori di sintonia e di campo "striminziti"...illuminazioni fioche e bianco pallido...
Questo alla vista...
Al tatto...interruttori con scatti rumorosi...manopole della sintonia magari in alluminio, ma cave...Le circuitazioni, però, erano quelle classiche dei data sheet dei componenti forniti dai produttori...quindi...